Ricercatori studiano le riammissioni ospedaliere dopo ricoveri post-acuti

shutterstock_139886506Ricercatori della University Of Colorado School Of Medicine hanno scoperto specifici fattori di rischio che possono contribuire alla necessità di ri-ospedalizzare pazienti in seguito ad una degenza in un reparto post-acuti. Di queste ri-ospedalizzazioni, quasi la metà avvengono entro 14 giorni dalla prima dimissione. I fattori più comuni che portano al ri-ricovero di questi pazienti sono la necessità di strumenti invasivi, come un sondino naso-gastrico o un catetere urinario, e la necessità di terapie avanzate come la dialisi e l’ossigeno-terapia. I ricercatori affermano anche che “i pazienti che vengono nuovamente ospedalizzati dopo il loro ricovero in una struttura post-acuti hanno una minore probabilità di tornare in comunità” e presentano anche una mortalità più elevata. I ricercatori quindi raccomandano agli ospedali e ai reparti post-acuti di focalizzarsi sulla selezione dei pazienti e sui processi di transizione dall’ospedale alle strutture di degenza post-acuta.

Questo articolo è rilevante soprattutto per i medici e gli infermieri che lavorano negli ospedali e nelle strutture di degenza post-acuti, poiché enfatizza la necessità di stabilire precisamente se un paziente è pronto a lasciare l’ospedale, ed evidenzia alcuni fattori di rischio a cui i pazienti possono andare incontro in caso di ri-ospedalizzazione.

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