Un cuore stampato con la stampante 3D può essere utile per interventi di cardiochirurgia complessi

Presentazione alla conferenza EuroEcho-imaging 2014 della European Association of Cardiovascular Imaging.

shutterstock_171523613Le cardiopatie congenite spesso necessitano di procedure chirurgiche complesse ed invasive per ottenere un cuore funzionante. I chirurghi cardiotoracici devono scegliere un approccio e una tecnica adeguati per operare in sicurezza e correggere i difetti. Attualmente, queste scelte vengono eseguite in base alle TC e RM ottenute prima dell’intervento. Nonostante queste metodiche di imaging riproducano il cuore in modo perfettamente anatomico, si tratta comunque di un’immagine 2D. I chirurghi, invece, dovranno visualizzare un’immagine tridimensionale durante la preparazione dell’intervento e durante l’intervento stesso.

Alla conferenza EuroEcho-imaging della European Association of Cardiovascular imaging, il professor Patrizio Lancellotti ha mostrato una nuova tecnica che consente di creare un modello 3D. Le stampanti 3D sono l’ultima frontiera dei recenti sviluppi tecnologici e vengono anche utilizzati per scopi medici. Con una stampante 3D è possibile creare un modello anatomicamente corretto del cuore umano a partire dalle scansioni TC e RM. Questi modelli tridimensionali possono aiutare i chirurghi a pianificare i loro interventi, consentendo di ottenere risultati migliori e minori complicazioni. I modelli 3D possono anche aiutare a spiegare la patologia e l’intervento al paziente o ai genitori, in caso di pazienti pediatrici.

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